Scegliere di ricorrere al servizio di assistenza anziani è sempre un passo importante. Non solo per via della difficoltà che si può incontrare nella ricerca di un badante qualificato ma anche perché intervengono dei fattori emotivi. Ci sembra di aver fatto così tanto per il nostro parente fragile o disabile eppure non è stato abbastanza.
Sappiamo bene che per i caregivers – i parenti che si occupano dei propri cari – questa fase è molto delicata. Per questo motivo abbiamo pensato a una checklist delle 5 cose da verificare prima di assumere un assistente familiare che si occupi dei nostri cari direttamente a casa.
1. Liberati dal senso di colpa
Non riuscire a far tutto da soli, occupandosi dei nostri familiari anziani o fragili, può essere fonte di sensi di colpa. Chiedere aiuto a qualcuno è un passo del tutto normale, soprattutto se si decide di affidarsi a un’agenzia professionale. Del resto, l’obiettivo è quello di poter trovare un badante qualificato che possa tenere compagnia e, allo stesso tempo, assistere con le dovute cure il parente in questione.
Richiedere il servizio di assistenza anziani non significa affidarsi in tutta fretta alle prime persone che si propongono per questo lavoro. È bene iniziare a fare una ricerca per essere davvero consapevoli dei punti di forza di questa decisione.
Inoltre bisogna valutare il fatto che, una volta attivata la collaborazione con un assistente familiare, migliorerà la qualità del tempo delle visite di cortesia. Saranno delle piacevoli occasioni per poter chiacchierare, dando ugualmente una mano. Magari per portare i nostri cari a fare una passeggiata in tutta tranquillità.
2. Consulta il medico per definire un’assistenza anziani personalizzata
L’assistenza anziani è davvero efficace quando tiene conto di tutte le esigenze. Non solo quelle basiche come l’igiene, la nutrizione e quelle sociali. Per capire al meglio i bisogni del nostro caro, è sempre bene consultare un medico. Può essere il medico di base se si tratta di una persona autosufficiente che, magari, deve solo misurare periodicamente i parametri vitali come la pressione.
Vi sono, tuttavia, dei casi in cui alcuni medici specialistici prescrivono delle terapie riabilitative o fisioterapiche. Se l’assistito non ha problemi di deambulazione, tra le mansioni del badante è possibile includere anche l’accompagnamento presso le strutture ospedaliere e ambulatori. Diversamente, è consigliabile integrare il programma di assistenza domiciliare con il supporto di un fisioterapista a domicilio o il servizio di trasporto anziani.
Per quanto riguarda le cure, possono sopravvenire periodi in cui il nostro parente anziano necessita di alcuni farmaci. Anche in questa evenienza, è opportuno verificare insieme al medico di riferimento, se sia preferibile l’intervento di un infermiere professionale.
Noi di Royal Assistance siamo in grado di pianificare ogni tipo di intervento, sollevando la famiglia da queste incombenze.
3. Verifica se hai diritto a dei sostegni economici per assumere una badante
È possibile che il comune di residenza e l’Asl di competenza organizzino degli incentivi, magari economici, a sostegno delle famiglie che devono ricorrere al servizio di assistenza anziani domiciliare.
È sempre bene verificare ogni possibilità prima di prendere una decisione sul numero di ore o giorni alla settimana in cui attivare il servizio di collaborazione domestica. Lo stesso discorso vale anche per la forma contrattuale che si deciderà di adottare.
Assumendo, infatti, un badante part-time o full-time, convivente o non, scatta automaticamente l’iscrizione alla Cassa Colf con il versamento dei primi contributi. Questa prevede delle tutele sia per il collaboratore che per il datore di lavoro, inoltre quest’ultimo ha diritto a richiedere dei rimborsi per i contributi previdenziali versati e per il salario del badante.
Ultimo suggerimento ma non meno importante, è quello di verificare presso un CAF o l’INPS ogni forma di sostegno al reddito che è possibile ricevere. A titolo di esempio, i familiari che si occupano di un parente anziano disabile, possono aver diritto a un assegno di cura o alla legge 104. Naturalmente, bisogna valutare nel dettaglio ogni singola situazione e questo sarà il compito degli enti citati poco fa.
4. Chiedi aiuto a parenti ed amici per programmare l’assistenza
Confrontarsi con i parenti e amici per far emergere un’eventuale disponibilità di tempo, è un passo da non sottovalutare. Spesso le persone sono capaci di gesti di solidarietà che non ci aspettiamo.
Potrebbe essere il caso di una vicina disposta a fare la spesa o sbrigare qualche commissione. Un parente che vuole dedicare del tempo per una partita a carte o per accompagnare l’assistito a fare una visita.
Ascoltare più voci può farci scoprire che ognuno, a modo proprio, può voler contribuire. Chi non potrà dedicare del tempo, forse vorrà contribuire economicamente. Qualcuno potrebbe avere dei contatti utili, per esempio di un’agenzia per assistenza anziani.
5. Rivolgiti a un’agenzia di assistenza anziani del territorio
Se hai letto fino a qui avrai ben capito che la soluzione da prediligere è quella di affidarsi a un’agenzia di badanti. Preferibilmente una del tuo territorio in modo da potersi recare di persona e conoscere lo staff. Cercare, quindi, un centro per l’impiego di assistenti familiari che abbia le sue radici sul territorio, può implicare anche che ci sia un degno passaparola.
Per cercare l’agenzia più vicina a te, puoi utilizzare la ricerca su Google, per esempio cercando “Assistenza anziani a Padova”. Beh, in questo caso troveresti noi! Lavoriamo da oltre 10 in tutta la provincia di Padova e Venezia e abbiamo esaudito le richieste di ben cinquemila famiglie.
Non fermarti a questo. Verifica le nostre referenze ovunque ti sia possibile, da Trustpilot e chiedendo ai tuoi conoscenti. Infine, contatta il nostro centro più vicino e fissa un primo appuntamento senza impegno. Il nostro staff sarà felice di fare la tua conoscenza.