Badante part-time: mansioni, orario di lavoro e contratto

Cercare una badante part-time o full-time è una delle prime cose da decidere per il tipo di collaborazione che desideriamo. La valutazione dipende, naturalmente, dal bisogno di aiuto della persona anziana, fragile o disabile. Dipende anche dal grado di autosufficienza dell’assistito o dalla possibilità del suo nucleo familiare di svolgere alcune mansioni di cura. 

La differenza sostanziale tra un assistente familiare part-time o a tempo pieno è il numero di ore di lavoro che svolge nell’arco della settimana. Per decidere quante ore sono necessarie, è importante definire esattamente quali mansioni deve svolgere un collaboratore domestico. Tra le più ricercate, vi sono quelle di aiutare l’anziano fragile o la persona disabile a: 

  • alzarsi dal letto;
  • lavarsi e vestirsi;
  • preparare i pasti e aiutare a mangiare;
  • occuparsi della gestione domestica o solo di alcune faccende (per esempio fare la spesa).
  • somministrare dei medicinali che non richiedono una qualifica infermieristica professionale.

In aggiunta a queste, ci sono attività più legate alla sfera sociale. È possibile richiedere al badante di accompagnare l’assistito a fare una passeggiata e sbrigare delle commissioni. L’accompagnamento è, inoltre, richiesto nel caso in cui si debbano fare visite di controllo o esami di routine.

Non meno importanti sono le lunghe chiacchierate che l’assistente familiare può intrattenere con il suo datore di lavoro. L’empatia e l’ascolto non sono opzionali per il nostro staff e formiamo i nostri collaboratori affinché abbiano queste accortezze.

In definitiva, quindi, prima di assumere un collaboratore domestico part-time, bisogna valutare:

  • le mansioni da richiedere al proprio lavoratore;
  • quante ore di lavoro dovrà prestare e come distribuirle nell’arco della settimana;
  • scegliere la tipologia di contratto adatta.

Quante ore lavora una badante part-time

Il numero di ore di lavoro che un badante part-time deve svolgere è di 30 ore settimanali al massimo. A fronte delle ore di collaborazione concordate, l’assistente familiare può svolgere la sua attività di assistenza domiciliare come convivente o non convivente. È, infatti, possibile che un badante che lavora per un tempo ridotto, solo alcune ore al giorno, sia convivente.

L’orario di collaborazione è ricompreso in queste 3 fasce orarie:

  • tra le 6.00 e le 14.00, se si tratta di un part-time al mattino;
  • dalle 14.00 alle 22.00, se la collaborazione avviene nel pomeriggio;
  •  per un totale di 10 ore al giorno per 3 giorni la settimana, non necessariamente consecutivi.

La formula di collaborazione, inoltre, può essere un part-time verticale oppure un part-time orizzontale. Nel primo caso la badante presta la sua collaborazione per l’intera giornata ma solo alcuni giorni della settimana. Nella versione orizzontale, l’orario di lavoro è ridotto ma lavora tutti i giorni della settimana.

Bisogna sempre prevedere un giorno di riposo che può essere la domenica, salvo diverse esigenze religiose del collaboratore domestico. Se il datore di lavoro richiede di effettuare delle ore di lavoro oltre l’orario concordato, si considera come lavoro straordinario (art. 15 del CCNL di riferimento). È, pertanto, pagato come tale.

 

Il contratto di lavoro di un assistente familiare part-time

È possibile assumere una badante con un contratto part time che sia convivente. Il lavoro dell’assistente familiare convivente full time e part time, si gestisce con il medesimo contratto. Se necessario, ci occupiamo noi di rimodularlo. 

Qual è l’orario di lavoro per una badante part time convivente? La formula di convivenza non esclude che l’orario possa essere inferiore alle 30 ore settimanali. Se così è, la retribuzione non viene ricalcolata sulla base delle ore effettivamente svolte. Per fare un esempio pratico, se il collaboratore domestico lavora solo 20 ore alla settimana, riceve il medesimo compenso, come se avesse svolto 30 ore lavorative.

Ecco perché il contratto per le badanti part-time non prevede un orario minimo settimanale ma, piuttosto, fissa un numero massimo di ore:

  • per i lavoratori domestici conviventi sono 54 ore settimanali, con massimo 10 ore giornaliere, non consecutive;
  • per i lavoratori domestici non conviventi sono 40 ore settimanali, con massimo 8 ore giornaliere non consecutive, distribuite su 5 oppure 6 giorni.

Assumere il collaboratore con un contratto in regola è importante per la sicurezza di tutte le parti coinvolte: la famiglia, l’assistito e il badante part-time. Il pagamento dei contributi da parte del datore di lavoro implica l’iscrizione alla CAS.SA.COLF

Riguardo alla gestione di tutta la parte burocratica e la sottoscrizione del contratto part-time con l’assistente familiare prescelto, la buona notizia è che ce ne occupiamo noi di Royal Assistance. Rimaniamo, inoltre, presenti anche dopo la stipula del contratto e l’avvio della collaborazione, per qualsiasi necessità. Contattaci per ricevere tutte le informazioni sulla ricerca di un badante part-time.

Pubblicato nella categoria

Condividi questo contenuto sui social

Torna in alto