L’invecchiamento attivo è una sfaccettatura positiva che riguarda, in generale, l’invecchiamento della popolazione in Italia: un fenomeno in costante crescita. Come confermato dai dati aggiornati ISTAT, l’Italia è uno dei Paesi aventi una popolazione più vecchia all’interno dell’Unione Europea.
Nel 2022, infatti, l’indice di vecchiaia ha raggiunto il rapporto di 187 anziani ogni 100 giovani.
Questo scenario richiede un approccio proattivo per garantire il benessere e la vitalità degli anziani. Se da un lato alcuni anziani hanno sempre più bisogno di assistenza domiciliare per qualche mansione quotidiana o 24 ore su 24, in molti casi gli anziani, invece, invecchiano sempre meglio.
Questo fenomeno si chiama invecchiamento attivo ed emerge come un concetto chiave da promuovere, sottolineando l’importanza di mantenere uno stile di vita attivo e dinamico per migliorare la qualità di vita di una quota sempre maggiore della nostra popolazione.
Invecchiamento attivo: cosa significa?
L’invecchiamento attivo non riguarda solo la longevità, ma mette l’accento sulla vitalità e sul potenziamento delle capacità degli anziani. È un approccio che da parte della società e delle famiglie deve incoraggiare il coinvolgimento fisico, mentale e sociale delle persone anziane, per favorire un loro invecchiamento in salute.
È, inoltre, quanto mai essenziale promuovendo la loro autonomia, cercando di preservarla nel tempo, oltre che la partecipazione sociale. Insomma, dobbiamo pensare tutti al benessere complessivo degli anziani di oggi e di domani.
Questo può includere l’adozione di abitudini alimentari sane, l’esercizio fisico regolare, l’apprendimento continuo, il coinvolgimento in attività sociali e comunitarie, così come il mantenimento di relazioni significative.
L’obiettivo è quello di consentire alle persone anziane di continuare a vivere una vita soddisfacente e produttiva, mantenendo un buon livello di salute e di benessere. Due elementi che sono strettamente correlati tra loro.
Dati ISTAT sull’invecchiamento della popolazione in Italia
Secondo i dati ISTAT sull’invecchiamento della popolazione in Italia, nell’ultimo rapporto 2020, si continua a registrare un costante aumento della fascia di età avanzata. Questo cambiamento demografico sottolinea l’urgenza di adottare approcci innovativi per garantire che gli anziani mantengano uno stile di vita sano e attivo.
Se da un lato la popolazione invecchia, tuttavia, gli anziani di oggi stanno diventando sempre più propensi a sfruttare nel miglior modo possibile il proprio tempo libero: facendo volontariato.
Una persona anziana su 10 – pari al 9,8% – svolge attività di aiuto ad altre persone. Si tratta perlopiù di uomini, che rappresentano l’11,4%, mentre le donne totalizzano un 8,5%. Le percentuali salgono nel settentrione rispetto a quelle del sud.
Come incide l’invecchiamento attivo sull’economia
Secondo quanto sostiene il Dipartimento per le politiche della Famiglia, bisogna fare una distinzione tra invecchiamento attivo (active ageing) e invecchiamento in salute (healthy ageing). Il primo è, tuttavia, propedeutico al raggiungimento del secondo, inteso come uno stato, oltre che una condizione fisica di buona salute.
Sempre il Dipartimento citato, vede nell’invecchiamento attivo che caratterizza la popolazione italiana un utile strumento per contribuire alla risoluzione di alcuni aspetti critici che oggi ci riguardano sempre più da vicino. Molti anziani sono soli e non hanno aiuti. Inoltre, i caregiver devono pensare al proprio sostentamento economico e si dividono con molta difficoltà tra assistenza ai propri cari e la propria attività professionale.
Il concetto di invecchiamento attivo ha, quindi, degli evidenti benefici per la società in quanto:
- gli anziani ancora in salute possono ancora rappresentare una forza lavoro;
- chi si dedica al volontariato può contribuire al sostentamento altrui, in termini di assistenza;
- si riduce la spesa per i servizi ospedalieri, sociosanitari e il consumo di farmaci;
- cresce la spesa da parte degli anziani in salute per attività ricreative, viaggi e attività sportive.
Royal Assistance supporta gli anziani nel mantenere un impegno sociale attivo
Un aspetto cruciale dell’invecchiamento attivo è la partecipazione attiva nella comunità. Ecco perché Royal Assistance ha deciso, anni fa, di fornire soluzioni di trasporto per consentire agli anziani di partecipare alle attività della comunità, garantendo la loro mobilità e partecipazione sociale.
Chi non può guidare, può chiedere il nostro supporto per preservare un pizzico di autonomia ma, soprattutto, non rinunciare ai propri hobby o a visitare una mostra.
L’intento è quello di garantire alle persone fragili o disabili un supporto completo, integrando il servizio di assistenza domiciliare qualificata.
Così come lavoriamo a stretto contatto con le famiglie, gli assistiti, i medici, i terapisti, i badanti e tutti gli altri professionisti grazie ai quali siamo in grado di offrire un servizio personalizzato, curiamo la formazione dei nostri autisti.
Servizio di trasporto anziani per promuovere l’invecchiamento attivo
Chi prenota il nostro servizio di trasporto anziani e disabili deve avere la certezza di usufruire di un trattamento professionale che inizia con la messa a bordo in totale sicurezza.
Un modo in più per lo staff del nostro franchising di assistenza anziani a Padova e nelle province venete, per contribuire a migliorare il benessere complessivo degli anziani.
L’invecchiamento attivo è un concetto che celebra la diversità e l’unicità di ogni percorso di invecchiamento. In questa fase della vita delle persone, Royal Assistance si impegna a essere un partner fidato, per allontanare la solitudine dalla vita degli anziani. Al tempo stesso, alleggeriamo anche il carico di lavoro delle famiglie e dei caregiver.
Contatta la nostra sede più vicina a te per continuare a godere di una vita attiva, partecipativa e soddisfacente.